[Articolo tratto dal sito: piazzasalento, 23 settembre 2020]
Gallipoli – Resilienza e tanta voglia di ricominciare, a giocare e a vivere, oltre e nonostante il Covid: il tutto in una partita a scacchi, anzi, in un torneo, il Salento Chess Open che è in corso fino al 26 settembre presso l’Ecoresort le Sirenè del Gruppo Caroli Hotels, a Gallipoli.
La manifestazione, partita il 19 settembre e giunta alla sua nona edizione, è organizzata da Chess Projects Asd in collaborazione con Caroli Hotels. Quest’anno l’evento si caratterizza per la presenza di giocatori italiani provenienti da diverse regioni della penisola, mentre mancano gli stranieri che hanno tenuto banco nelle edizioni precedenti.
Partite con mascherine e plexiglass, ma senza pubblico
I giocatori, spiegano gli organizzatori, “sono qui guidati dalla passione che li accomuna anche per provare a mettersi alle spalle tanti mesi di forzata inattività praticando gli scacchi, il loro ‘sport della mente’ preferito”.
Rigido il rispetto dei protocolli anti Covid in tutte le sessioni di gioco, secondo le norme della Federazione scacchistica italiana: durante le partite i giocatori indosseranno sempre le mascherine e giocheranno distanziati, con separatori di plexiglass su ogni tavolo e senza pubblico presente.
Madrina l’infermiera simbolo della lotta al Covid
Questa nona edizione del Salento Chess Open ha come madrina Martina Benedetti, l’infermiera che con le sue parole e la sua testimonianza è diventata durante i mesi cruciali dell’emergenza Coronavirus il simbolo del coraggio e della forza degli operatori sanitari che nei reparti di terapia intensiva hanno combattuto il virus mettendo a rischio la propria stessa vita.
La giovane infermiera, che sarà a Gallipoli per tutta la settimana del torneo, ha raccontato la sua esperienza in corsia nel libro “Non siamo pronti”, scritto a quattro mani con la criminologa Anna Vagli.
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